Arte contemporanea

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Joe Tilson, 1991, tecnica mista su cartone 56x62 cm

Arte contemporanea

Getulio ALVIANI, Alberto BIASI, Guido BIASI, CESAR,
Franco COSTALONGA, Mimmo PALADINO,
Mimmo ROTELLA,

Shozo SHIMAMOTO,  Joe TILSON,
Jorrit TORNQUIST, Gilberto ZORIO

7 giugno – 12 luglio 2019
Inaugurazione venerdì 7 giugno ore 18,00 

Dopo la prima esposizione “Da una trifora, sul cortile dell’attualità”, progetto che vede impegnati, di volta in volta, tre artisti che dialogano tra di loro mostrando una sintesi del proprio lavoro, la galleria “area24space” propone la mostra “Arte contemporanea” che offre la possibilità di ammirare opere di artisti il cui valore è riconosciuto sia dalla critica che dal mercato dell’arte a internazionale.
Getulio Alviani, artista friulano scomparso il 24 febbraio 2018, è stato un maestro dell’arte cinetica e le sue ricerche partono dagli anni ’60. Le sue opere sono realizzate essenzialmente su lastre metalliche che incise diventano mutevoli a seconda dell’angolazione di visione. Importanti collezioni ospitano i suoi lavori.
Alberto BIASI, (Padova 1937), considerato uno dei fondatori dell’ Arte Programmata, nel 1960 fonda il Gruppo N con Enrico Castellani, Piero Manzoni, Agostino Bonalumi e altri artisti con i quali espone in diverse mostre . I suoi lavori sono caratterizzati anche dall’inserimento di elementi lamellari che creano una sorta di bidimensionalità.

Guido BIASI (Napoli 1933 – Parigi 1982). Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli e si avvicina alla Pittura Nucleare milanese. Nel 1957 conosce Piero Manzoni, Enrico Baj, Ettore Sordini , Angelo Verga e Mario Colucci con i quali scrive il Manifesto per una pittura organica. Con Luca (Luigi Castellano), Bruno Di Bello, Sergio Fergola e Lucio Del Pezzo fonda il Gruppo 58. Numerosissime sono le sue mostre anche a livello internazionale.
CESAR, (César Baldaccini), (Marsiglia 1921- Parigi 1998) considerato un caposcuola dell’arte materica, le sue opere sono caratterizzate da compressioni ed espansioni di materiali di vario genere che ci offrono creando un nuovo linguaggio figurativo. La sua si può considerare arte del recupero, infatti usa oggetti di scarto come copertoni, lattine, metalli vari, stracci, lamiere, ecc., che trovava rovistando nelle discariche di ferraglia .
Franco COSTALONGA (Venezia 1933). Considerato tra i maggiori maestri dell’arte cinetica italiana. I suoi lavori sono caratterizzati da elementi modulari che assumono aspetti diversi a seconda del punto di vista dell’ osservatore. In galleria sono esposte quattro opere realizzate con i “cilindretti conetici e un lavoro realizzato con le “ cromo sfere cinetiche”. Vanta numerose esposizioni a livello internazionale, tra cui: XI Quadriennale di Roma (1966), Grands et Jeunes d’aujourd’hui – Art cinetique-Peinture-Sculpture al Grand Palais di Parigi (1972), Comtructivismo alla Universidad Central di Caracas (1976), InternationaIe Kunstmesse-Art5 di Basilea (1974), XLII Biennale di Venezia – sezione Arte-Scienza-Colore (1996). Sue opere fanno parte della Collezione Guggenheim .
Mimmo PALADINO (Paduli 1948), tra i maggiori artisti della Transavanguardia, movimento artistico voluto da Achille Bonito Oliva nel 1980. La sue opere, caratterizzate da un ritorno alla pittura, sono ricche di semplici ed eleganti elementi espressivi che si riferiscono ad un mondo primitivo ed arcaico. Le sue opere sono visibili nei maggiori musei internazionali tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York. Nel 1995 realizza a Napoli in piazza del Plebiscito un’opera monumentale denominata “Montagna di sale”.
Mimmo ROTELLA (Catanzaro 1918 –  Milano 2006 ), considerato uno dei protagonisti dell’arte del Novecento ed esponente del movimento del Nouveau Réalisme e della Pop Art internazionale. Le sue opere sono caratterizzate dalla tecnica del “Dècollage”, dove una serie di manifesti tagliati e incollati uno sull’altro, vengono sottoposti ad diversi strappi fino a realizzare un’opera armonica e significativa. Le sue opere si trovano nei maggiori musei del mondo, tra cui il Museum of Modern Art di New York e il Centre Pompidou di Parigi.. 
Shozo SHIMAMOTO (Osaka 1928 – 2013), importante artista giapponese è stato uno dei fondatori del Gruppo Gutai, La sua arte è rivolta alla espressività intrinseca della materia colore che viene usato non più con i pennelli ma mediante lanci di colore su tela con l’ausilio di mezzi come gru o elicotteri. Famosissime le sue Performance in cui, legato e posizionato ad una notevole altezza, lanciava bottiglie piene di colore che frantumandosi sulle tele sottostanti realizzavano delle opere di grande effetto.
Joe TILSON (Londra 1928) è considerato uno dei maggiori artisti della Pop Art. Studia a Royal College of Art di Londra con Kitaj, Peter Blake, Allen Jones e David Hockney. Negli anni ’50 vive in Italia (ancora oggi trascorre i mesi estivi presso Cortona) e nel 1962 inizia la sua attività espositiva nella Galleria Malborough di Londra. Le sue opere sono caratterizzate da segni modulari in cui, con linguaggio contemporaneo, inserisce simboli di varie culture: lettere dell’alfabeto, numeri e riferimenti alchemici.
Jorrit TORNQUIST (Graz, Austria1938). Architetto e artista, considerato uno dei massimi esperti del colore in Italia, inizia, nel 1959, una intensa ricerca sul colore con particolare riferimento al rapporto tra luce e superficie dell’opera. Applica i suoi studi sulla percezione e l’uso del colore anche nel campo architettonico e del design, a tal proposito si ricorda: il Ponte Expo, Termoutilizzatore ASM di Brescia, la Centrale Termoelettrica sul Mincio, il complesso “Violino”, l’ Ospedale Niguarda di Milano, ecc..Dal 1992 ottiene la cittadinanza italiana e mantiene quella austriaca
Gilberto ZORIO (Andomo Micca, Biella 1944), considerato tra i maggiori artisti dell’Arte Povera, studia all’Accademia Albertiana di Torino. Le sue opere caratterizzate dall’energia e da gesti elementari come ad esempio il cilindro di eternit che veniva sollevato in modo precario da camere d’aria ( opera esposta nel 1967 da Gian Enzo Sperone a Torino. Elemento ricorrente nel lavoro di Zorio è la stella che realizzata su pelle animale, viene esposta la prima volta nel 1972. Numerosa è la sua attività espositiva, si ricordano: la personale al Kunstmuseum di Lucern, Stedelijk Museum di Amsterdam, Centre d’Art Contemporain di Ginevra, il Kunstverein di Stoccarda, Centre Georges Pompidou di Parigi, Galleria Civica di Modena, Documenta di Kassel, Dia Center for the Arts di New York.

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