Antonio Barbagallo, nato a Nola nel 1955, vive e lavora a Napoli: è attivo sulla scena dell’arte contemporanea dalla fine degli anni settanta. Nel corso della sua attività artistica sviluppa una sua personale ed autonoma ricerca nel solco dell’astratto informale, seguendo costantemente il filo conduttore del recupero di un passato e dei frammenti che esso ha lasciato, indagando i segni ed i simboli di antiche culture tra micro e macro cosmi, ma anche sperimentando tecniche che vanno dall’uso di una propria matericità, fatta di impasti terrosi e pigmenti, alle più moderne tecniche dell’elaborazione elettronica dell’immagine.
In  una prima fase, collabora col gruppo internazionale degli artisti presenteisti con i quali, pur mantenendo una propria autonomia, espone in numerose mostre in Italia e all’estero.
Successivamente avvia una proficua collaborazione con Framart Studio da cui scaturiscono mostre personali a Firenze, Milano e Roma e la partecipazione, a Firenze, ad alcuni progetti internazionali che lo vedono affiancare artisti quali Boero, Brandizzi, Carrino, De Soto, Dicrola, Klein, Nagasawa, Oppenheim, V. Pisani, Zaza.
Importante nella sua attività anche la collaborazione con l’Associazione Culturale “ Lavatoio Contumaciale “ di Roma, spazio curato da Tomaso Binga e Adriana Cian Bucciano.
Negli anni tra il 1998 ed il 2009 le sue partecipazioni ad importanti mostre sono numerosissime, andando da spazi espositivi quali l’Università “ La Sapienza “ di Roma ( a cura di Adriana Cian Bucciano ) alle Scuderie Aldobrandini di Frascati ( a cura di Elio Rumma ).  Nel 2003 partecipa alla Biennale del Mediterraneo a Pertosa ( a cura di Andrea Iovino ) ed alla mostra “ Struttura-Oggetto “ presso la Reggia di Caserta e il Belvedere di S. Leucio e si moltiplicano le sue collaborazioni con numerosi artisti. Nel 2011 viene invitato a partecipare alla 54° Biennale di Venezia e nel 2012 tiene una personale ( a cura di Giorgio Berchicci ) al Museo di Arte Contemporanea di Isernia.  Nel 2013 viene selezionato dalla giuria per la partecipazione al 64° Premio Michetti, analogamente per il 65° nel 2014, anno nel quale realizza anche un lavoro per il nascente Museo di Arte Contemporanea di Antikyra in Grecia. Nel 2017 e nel 2019 espone al PAN (Palazzo delle Arti Napoli). Nel 2020 realizza “Il grande mare che avremmo traversato”, virtual project e virtual exibition, inoltre tra il 2020 e il 2021 porta a compimento in Puglia “Semita aspera”, un’opera monumentale in cemento armato e pietre. Sue opere sono state presentate in numerose gallerie e manifestazioni a livello nazionale ed internazionale e fanno parte di prestigiose collezioni private e museali.  www.antoniobarbagallo.it   

Antonio Barbagallo, 2019. “ Confine di polvere – 1° step – tav 1 – Tecnica mista su tavola 60×60 cm

Antonio Barbagallo, 2019. “ Confine di polvere – 1° step – tav 2 – Tecnica mista su tavola 60×60 cm